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20 Novembre: giornata dei diritti dei bambini.

In Italia la convezione sui diritti per l’infanzia (1989) è stata ratificata il 29 maggio del 1991, viene celebrata in tutti gli angoli del mondo (precisamente in 190 Paesi) e sancisce il diritto alla vita, alla sopravvivenza, allo sviluppo e a non essere discriminati in nessun modo e per nessun motivo. La Convenzione dell’ONU, (qui potete trovare tutto il testo della convenzione dei diritti per l’infanzia e per l’adolescenza) composta da 54 articoli, si è basata su 4 principi ispiratori:

  1. non discriminazione
  2. superiore interesse del minore
  3. diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo
  4. rispetto per l’opinione del minore.

Nel 2020 sembra paradossale dover ancora ricordare che i bambini sono esseri umani dotati di diritti, che noi adulti in primis dovremmo tutelare. Quest’anno però, è stato ancor più particolare a causa della pandemia che stiamo vivendo. I diritti dei bambini sono stati dimenticati per un lungo tempo, a causa delle restrizioni emesse per il Coronavirus. In un primo momento sembrava che i bambini non esistessero proprio, messi dopo perfino ai bisogni dei nostri amici a quattro zampe. L’Unicef sta cercando di capire quali possono essere le conseguenze, nell’immediato e nel lungo termine, di questa condizione e dei comportamenti che siamo obbligati ad attuare e a insegnare. I bambini sono molto adattabili e sono sicuramente in grado di metterle in pratica, ma a che prezzo?

Mi chiedo, quindi, se noi adulti per primi ci dimentichiamo di loro, come possiamo pensare che il mondo cambi?

Se nel 2020 serve ancora una giornata così per ricordarci dell’importanza dell’infanzia, che andrebbe coltivata ogni giorno… cosa pretendiamo? Io personalmente nei miei lavori, come educatrice e doula, cerco sempre di spiegare ai genitori perché il benessere dei bambini è fondamentale, come promuoverlo e attuarlo, perché è un investimento sul futuro del nostro mondo.

Ricordiamoci poi, e insegnamo, che siamo nati nel lato fortunato del pianeta, dove alcune cose ci sembrano scontate. Dall’altro lato però (ma spesso anche molto più vicino a noi di quanto pensiamo) tutto quello che per noi è normale, diventa un sogno, una cosa quasi irrealizzabile da ottenere. Basta pensare anche “solo” alla sanità, all’istruzione, all’educazione… è importante che i nostri bambini crescano sapendo di essere fortunati!

Come genitori possiamo ricordarci e adoperarci per rendere l’infanzia un luogo migliore, ricordandoci nel quotidiano anche che:

  • il bambino ha bisogno di esser trattato in modo rispettoso
  • il bambino ha capacità di scelta, diamogli la possibilità di sperimentare!
  • il bambino può manifestare le emozioni, tutte. Noi adulti accogliamole e aiutiamolo a gestirle.
  • il bambino dev’esser accolto e accompagnato nelle sue difficoltà o frustrazioni
  • il bambino deve sentirsi amato incondizionatamente, non per quello che fa (o non fa!), semplicemente così come è!
  • il bambino è reale e non necessariamente deve rispecchiare le nostre aspettative di bambino immaginato.
  • il bambino non va umiliato. Verbalizziamo cosa sta succedendo, spieghiamo le cose.

Potrei continuare all’infinito, ma mi piace pensare che ognuno di noi potrà fare le sue riflessioni. Se ti va di condividerle con me, mi puoi scrivere a valentinaeducatricedoula@gmail.com